Personaggi e gruppi di gioco

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La nostra esistenza deforma l'universo. Questa è responsabilità.
DelirioLe Eumenidi

Benvenuti giocatori alle porte del  Regno di Sogno. I cancelli stanno per aprirsi, non esitate, fatevi avanti! 

Attraverso i sentieri del giardino dell’Eterno  Destino o i polverosi corridoi della biblioteca di Lucien, potrete discutere con Morte di quella che è la vostra vita o godere nel guardare Disperazione attraverso il vostro riflesso nel Suo specchio. Sogno vi attende, laggiù, nella Stanza del Trono.  A voi non resta che la scelta del vostro “abito”. Che sia il più elegante o il più bizzarro, indossatelo e presentatevi al suo cospetto.  

Chiudete gli occhi...qua inizia il vostro viaggio.

Antichi Dei

“L’uomo, nel suo orgoglio, creò Dio a sua immagine e somiglianza”
(F. W. Nietzsche)

Fin dalla notte dei tempi, ancor prima che la luce illuminasse il mondo, in  quel vuoto che era il nulla cosmico, ogni popolo ha dato vita a esseri superiori e immortali, creatori e protettori di tutto ciò che lo circondava, nonché chiarificatori dei fenomeni naturali terribili che lo spaventavano. Avevano sembianze prevalentemente umane e spesso scendevano sulla terra e si confondevano tra gli uomini stessi, dettando i loro voleri.  E così il tuono prese il nome di Thor, per i popoli norreni, o di Zeus per i popoli greci, la furia della tempesta, per i Giapponesi, era Susano-o-no-Mikoto, la potenza del mare si manifestava in Nettuno, e l’incognita dell’aldilà veniva affidata alle mani di Anubi o di Hades. Il volere degli Antichi Dèi doveva essere soddisfatto per non incorrere nella loro ira, i loro favori dovevano essere comprati, spesse volte con il prezzo di una vita. Nelle loro mani era il destino di ogni uomo, lo scorrere del tempo e l’alternarsi delle stagioni. Alcuni sono venerati e osannati ancora adesso mentre altri, invece, sono stati dimenticati, figli di un’era che ormai non esiste più, seppur ognuno di loro abbia ancora storie da raccontare e trame da tessere.   

Dei Moderni

“Di a Wednesday questo, amico. Digli che è un dinosauro. Vecchio. Superato. Dimenticato. Digli che il futuro siamo noi e che non ce ne frega niente di lui e dei suoi simili. E’ stato consegnato alla discarica della storia mentre quelli come noi viaggiano a bordo di limousine lungo le superstrade del futuro. Digli che abbiamo riprogrammato la realtà. Digli che il linguaggio è un virus, la religione un sistema operativo e le preghiere una junk mail.”
(American Gods)

Nati da una nuova coscienza sociale in un'era moderna, che mette davanti a qualsiasi religione interessi prettamente materiali, i Nuovi Dèi  sembrano nutrire sogni e desideri effimeri, ma talmente potenti da non poter fare a meno di essere bramati. Del resto non è forse vero che Tecnologia fa ormai da padrone nella vita di ogni uomo? Nessuno ne può più fare a meno! Così come nessuno può affermare di essere completamente libero da World, la globalizzazione. Fenomeni astratti che han preso fattezze divine imponendo la loro ingombrante presenza nella vita di ogni uomo. Esistono poi dei comuni mortali che la FAMA ha reso divini: hanno scalato un moderno monte Olimpo e adesso siedono comodi sulla sua vetta, intoccabili e indelebili nella memoria di tutti, anche se c’è chi dice che in realtà siano concetti antichissimi che si sono trasmutati in modo così radicale da essere conosciuti ormai come i Nuovi Miti. 

Forze Arcane

Dove c’è la luce, deve esserci ombra, e dove c’è l’ombra, deve esserci luce. Non esiste ombra senza luce, né luce senza ombra.”
(Haruki Murakami)

Esiste un Equilibrio, una forma di agitata quiete che sottende ad ogni azione umana: è il filo sottile su cui tutti i mortali camminano attraversando l’esistenza, nessuno escluso, tirati per la giacca da entità che sussurrano loro all’orecchio e consigliano per la perdizione o per la salvezza, per il bene o il male, per l’armonia o il disastro: Demoni e Angeli, araldi del Caos e dell’Ordine, e infine le Fate. In guerra da eoni, queste creature appartengono a mondi opposti e trovano da sempre il perfetto campo di battaglia nell’animo umano, battaglia nella quale ogni scopo sarà abbastanza nobile o abbastanza basso da giustificare violenza e inganni. In fondo, il confine tra tenebra e luce è spesso sfocato, e persino il giorno e la notte si toccano per poter esistere. Chissà se Azazel, principe dell’Inferno, avrà mai provato pietà... o se Amenadiel, l’angelo prediletto, avrà mai desiderato tradire il Paradiso... E le Fate? Quale ruolo avranno in questo disegno fatto di bianco o nero le Fate, che tramano in segreto nel loro mondo colorato?

Sognatori

"Era un sogno, solo un sogno... Non è mai solo un sogno"
(Preludi e Notturni) 

Un regno non può essere tale senza fedeli sudditi che lo popolino: i Sognatori.

Viaggiatori mortali di mille mondi, esploratori di angusti spazi e di vaste lande, errano ogni notte per i sentieri delle loro menti, setacciando il terreno in cerca di risposte a domande delle quali neanche loro sanno l'esistenza. Tornano poi a varcare la Soglia della Veglia, pronti ad alzarsi dai loro letti per condurre vite banali o gloriose, portando con sè un confuso ricordo, una suggestione inconscia di ciò che è stato della notte. Una sbiadita impressione priva di qualsivoglia spiegazione plausibile. I Sognatori sono inconsapevoli di essere i creatori del luogo in cui amano trovare rifugio. Nessuno di noi sa per quanto tempo un Sognatore rimarrà tale, ma tutti sappiamo il perché ama sognare

Perché sognare è bello, anche quando è un incubo. Perché il sogno assume un sapore reale anche se non lo è, perché in sogno si incontrano persone mai conosciute, creature magiche e divine che nella realtà non esistono. Perché in sogno puoi assumere la forma che vuoi, essere ciò che non sei o che in altre vite forse sei stato, perché chiudere gli occhi e lasciarsi cullare dalle braccia di Morfeo equivale a trovare l'agognato riposo. 

Non è dato sapere cosa accada realmente ai vigili mortali una volta varcati i cancelli del Regno di Sogno. Solo il Sognatore lo sa e lo vive, autore inconsapevole di quel reame che ha il potere di essere al tempo stesso tanto reale quanto illusorio.

"Noi Eterni siamo i servi dei viventi non i loro padroni. Esistiamo perché loro credono alla nostra esistenza. Noi non li manipoliamo, sono loro piuttosto a farlo, siamo i loro giocattoli,  le loro bambole." 

( La casa di Bambola)